IL FUMO: un vizio da evitare a tutte le età
IL FUMO: un vizio da evitare a tutte le età

IL FUMO: un vizio da evitare a tutte le età

Le malattie respiratorie e cardiocircolatorie sono prettamente correlate al vizio del tabacco.

I danni si evidenziano anche dopo un lungo periodo. Alcuni suggerimenti per cercare di smettere di fumare e allungare così la vita

 

I dati parlano chiaro. Non ci sono dubbi: il fumo è pericoloso per la salute. Le malattie respiratorie (dalla bronchite all’enfisema) e cardiocircolatorie (infarto miocardico, ictus) sono strettamente correlate al vizio del tabacco. Oltre il 90% dei casi di tumore polmonare è dovuto al fumo di sigaretta. I danni provocati dal fumo si evidenziano anche dopo un lungo periodo (20-30 anni) e, quindi, è normale che una persona possa fumare per tanti anni senza avvertire alcun problema, per poi scoprirsi ammalata. Inoltre è stato dimostrato che i fumatori da lungo tempo, quindi gli adulti ma soprattutto gli anziani, beneficiano della sospensione del fumo, anche se tardiva: migliorano il controllo della pressione arteriosa e la capacità respiratoria, ad esempio, anche se non è possibile il ripristino completo dello stato di salute. Persone anziane affette da malattie cardiache o vascolari (infarto miocardico, arteriopatia degli arti) possono prevedere una stabilizzazione della propria patologia con la sospensione del fumo di sigaretta. Smettere, tuttavia, è tutt’altro che facile!

 

SIGARETTA ELETTRONICA

Grande enfasi ha accompagnato l’avvento della sigaretta elettronica, pubblicizzata come rimedio semplice e sicuro per perdere il vizio del fumare. In realtà le grandi Organizzazioni mediche frenano gli entusiasmi. In un rapporto del giugno 2012 l’OMS ricorda che occorrono studi per verificare la sicurezza di questi prodotti e ricerche che valutino le dichiarazioni delle aziende, in base alle quali i sistemi, che somministrano nicotina elettronicamente, possono aiutare i fumatori a smettere.

I rischi ed i benefici derivanti dall’uso di questi dispositivi vanno valutati caso per caso. Potrebbero essere indicati per chi non ha nessuna intenzione di smettere di fumare, ma vuole limitare i danni, ma per un fumatore, che vuole smettere, non ci sono sufficienti dati per affermare che il metodo funziona.

 

UN AIUTO PER SMETTERE

E allora che fare? Esistono dei suggerimenti su come resistere alla tentazione di una sigaretta? È possibile farsi aiutare: ad esempio il sostegno psicologico è un tipo di psicoterapia comportamentale, che insegna a chi vuole smettere di fumare come non tornare a desiderare le sigarette.

I corsi, gestiti spesso dagli Ospedali o dai Centri Antifumo, possono essere singoli o di gruppo, insegnano a superare la tentazione di ricadere nel vizio. Ad esempio, per evitare il forte desiderio di fumare dopo pranzo, è suggerito di dedicarsi ad attività che distraggano dal desiderio, come una passeggiata o un impegno gradevole (dedicarsi a un’attività piacevole, giocare, parlare con altre persone).

Un’altra forte tentazione è rappresentata dal frequentare persone che ancora fumano: il desiderio di fumare diviene più forte, almeno per i primi mesi, quando amici o familiari accendono una sigaretta.

 

DIPENDENZA FISICA DA FUMO

Se la dipendenza dal fumo è anche fisica (ad esempio in chi fuma 10- 15 sigarette al giorno), è possibile che lo specialista proponga un aiuto tramite la terapia sostitutiva con la nicotina. Questa sostanza, che insieme con altre contenute nel tabacco induce dipendenza, è somministrata in modo differente (chewing-gum, cerotti), aiutando a controllare i sintomi da astinenza. In questo modo il desiderio di fumare dovrebbe ridursi progressivamente e si attenuano i tipici sintomi da astinenza, quali irritabilità, difficoltà di concentrazione, sudorazione, aumento dell’appetito, crampi addominali.

La cura con la nicotina prevede la somministrazione di dosi progressivamente decrescenti della sostanza, fino a sospendere la terapia nel giro di 3-4 mesi, disabituando lentamente l’organismo. La cura, tuttavia, deve essere prescritta dopo un’accurata valutazione del medico curante, soprattutto per le persone affette da malattie cardiache, poiché la nicotina potrebbe agire in modo negativo sulla funzione del cuore.

Progressivamente, una volta superati la fase di astinenza e il desiderio di fumare, l’organismo inizia a godere dei benefici della sospensione di una sostanza tossica. Il nostro organismo, generalmente, impiega tre settimane per non dipendere più dalla nicotina, ma il beneficio della sospensione vale certamente l’impegno: i vantaggi a livello fisico e psicologico sono notevoli, anche in chi ha fumato per anni; e la vita si allunga...

 

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